Nasce l’Intergruppo Parlamentare Qualità di Vita nelle Città
Chiara Spinato Intervista la Senatrice Daniela Sbrollini e l’Onorevole Roberto Pella
Da dove nasce l’idea di un intergruppo parlamentare che si occupi di “sport, salute e benessere nelle città”?
D. SBROLLINI L’idea nasce dalla volontà di realizzare un osservatorio, una banca dati sulla qualità di vita nelle città attraverso la promozione della salute, dello
sport e del benessere e di dare voce alle istanze dei soggetti coinvolti, come portatori d’interesse ed esperti, per farcene interpreti e portavoci presso le Istituzioni di cui siamo espressione. C’è da aggiungere che sicuramente la mia esperienza nella precedente legislatura all’interno della Commissione Affari Sociali, la mia attività come responsabile per il Dipartimento Sport del Partito Democratico e la vicinanza costante alle questioni della mia città, Vicenza, mi hanno ancor più persuasa della necessità di creare questo intergruppo.
R. PELLA L’urbanizzazione e la configurazione attuale delle città italiane, estesa anche alla loro relazione con le aree più interne e meno densamente popolate del Paese, offrono per la salute pubblica e individuale tanti rischi quante opportunità: noi abbiamo pensato che fosse un argomento, pur complesso, da affrontare nella sua multidisciplinarietà, un approccio cioè che tenga conto di tutti i fattori determinanti della salute. Vorremo infatti che emergesse da questo confronto un nuovo modello di governance, per cui se le città saranno ben pianificate e organizzate, e amministrate coscientemente, le opportunità potranno superare i rischi.
Fondamentale sarà anche la nostra proiezione esterna, in particolare nei confronti dell’Europa e di una discussione in corso sul Bilancio 2021-2027. Quali sono gli obiettivi che intendete perseguire con la vostra attività, e attraverso quali strumenti perché siano davvero efficaci?
D. SBROLLINI Lo sport, prioritariamente inteso come attività motoria e fisica, garantisce un investimento importante sulla qualità di vita dei cittadini, considerata la molteplicità degli aspetti di cura della città che ricomprende, dalla riappropriazione delle aree comuni all’aria aperta alla valorizzazione di zone più degradate o periferiche al coinvolgimento intergenerazionale, o al dato occupazionale: una nuova interpretazione dell’attività fisica e della sua rilevanza si renderà necessaria, a partire dai dati che l’UE ci offre sul tema. La salute, intesa come bene comune, è un traguardo da perseguire affinché la sua promozione diventi prioritaria per tutti, secondo un modello di welfare partecipativo e collaborativo. Il benessere sarà l’obiettivo a tendere, uno standard quanto più elevato e accessibile di qualità di vita per i cittadini
R. PELLA L’obiettivo fondante è porre al centro del mandato politico le sfide legate allo sviluppo dei sistemi urbani, secondo un principio cardine di salute come bene comune. Tale è la ragione per cui dobbiamo identificare strategie di azione per rendere maggiormente consapevoli governi, regioni, città e cittadini dell’importanza della promozione della salute nei contesti urbani, guardando alla sempre maggiore urbanizzazione in termini nuovi, affrontando il carico di onerosità che le malattie croniche portano con sé, immaginando un nuovo modello di welfare urbano che inevitabilmente inciderà sullo sviluppo e sulla sostenibilità delle città, ma che non potrà che testimoniare l’esigenza di un maggiore coordinamento istituzionale delle politiche. L’Italia oggi può essere in prima linea nello studio di queste dinamiche correlate alla salute se Governo, Sindaci, Università, Aziende Sanitarie ed Esperti sapranno interagire attraverso forme virtuose e multidisciplinari, e non virtuali, settoriali, individualistiche, evitando così la cosiddetta logica dei silos, cioè la mancanza di confronto e scambio fra le istituzioni coinvolte.
Quale sarà il metodo di lavoro secondo cui avete intenzione di procedere al fine di raggiungere gli scopi che l’intergruppo si è dati?
D. SBROLLINI Anzitutto studiare i determinanti della salute, grazie al nostro Gruppo degli Esperti, facendo leva sui punti di forza delle città per ridurre drasticamente i rischi per la salute. Secondariamente, secondo linee di attività assegnate a gruppi di lavoro, cercheremo di individuare delle modalità di realizzazione di politiche che mettano al centro la salute come diritto, attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini e nuove forme di partenariato pubblico–privato. È, infatti, tempo da un lato di aumentare la consapevolezza presso i cittadini del ruolo e delle responsabilità di un decisore politico – specie a livello locale, dall’altro di rendere concrete, attraverso misure incisive, le esigenze di partecipazione più volte espresse dai territori e cittadini stessi. L’organizzazione della città e, più in generale, dei contesti sociali e ambientali, è in grado di condizionare e modificare i loro bisogni emergenti, gli stili di vita e le aspettative, fattori che dovrebbero, dunque, essere considerati nella definizione e nell’orientamento delle politiche pubbliche.
R. PELLA Cercheremo di declinare un approccio integrato e coerente nel dare risposta all’urgenza dei bisogni espressi e raccolti a tutti i livelli, impegnando poi Governo, Parlamento, Regioni e Sindaci ad adottare atti e responsabilità nei confronti di un tema così importante e condiviso. L’intergruppo sarà convocato con cadenza regolare o secondo le necessità di approfondimento manifestate da ciascuno, potendosi avvalere di un Comitato di Esperti che lo affianchi nell’operatività e della possibilità di partecipare ad audizioni informali di Istituzioni ed Enti che abbiano a cuore un obiettivo comune, di ampio interesse per il Paese.
Come in più occasioni è stato ribadito, la salute deve assumere tutte le caratteristiche di un bene comune, le cui utilità siano destinate a soddisfare bisogni corrispondenti anche ai diritti civili e sociali della persona. Secondo voi, la Città del domani sarà in grado di garantire l’accesso a tale visione della salute?
D. SBROLLINI Intorno alle città sono nate e si sono sviluppate, storicamente, tutte le attività dell’Uomo: stiamo attraversando un momento topico nella definizione della città e della sua morfologia, e sia la città sia i cittadini ne sono consci. Dovremo far fronte a sfide importanti cui non bisognerà farsi cogliere impreparati.
R. PELLA Si tratta, direi, prima di tutto di una scommessa culturale. Ed è in questa direzione che l’intergruppo si adopererà. In questo processo sarà utile anche l’apporto di significati dei Piccoli Comuni e delle Aree interne del Paese, nel tessere intorno ai poli e all’ossatura delle Città un continuum coeso e in grado di dialogare e crescere con rinnovate vocazioni. La città del domani saprà esprimere il proprio valore aggiunto e le proprie potenzialità, facendo fronte alle richieste di opportunità e qualità di vita espresse dai Cittadini.
Quali sono i prossimi eventi dell’intergruppo in programma?
D. SBROLLINI e R. PELLA A seguito della conferenza stampa di presentazione dell’Intergruppo, tenutasi il 3 ottobre presso la Sala Stampa della Camera, saremo presenti all’Assemblea ANCI di Rimini con un evento a latere della plenaria, proprio su questi temi, in cui presenteremo dati interessanti e inediti, oltre che ascolteremo la testimonianza di molti Amministratori locali invitati a raccontare le loro buone pratiche. E sarà proprio in questa occasione dell’Assemblea ANCI che sarà distribuita a tutti i partecipanti una Lettera Aperta a Sindaci e Istituzioni tutte per tracciare una roadmap di azioni concrete per dare vita a #cittàinsalute. Entro la fine dell’anno, è prevista la nostra attiva partecipazione all’organizzazione del III forum italo-danese sull’Urban Health. Info: www.intergruppoparlamentarequalitavitacitta.it