“Una Roadmap per Milano” Pierfrancesco Majorino
Assessore Politiche sociali,Salute e Diritti del Comune di Milano
A cura di A. Pappagallo
Il Manifesto sulla salute nelle città e l’Italian Urban Diabetes Charter sottolineano la necessità di fare della prevenzione primaria e dei corretti stili di vita una strategia anche per mantenere sostenibile e di qualità il servizio sanitario. Cosa la città di Milano dovrebbe migliorare per tali obiettivi?
Il Comune di Milano, attraverso i servizi sociali, è in prima fila nel sostegno diretto a tutte le iniziative di prevenzione, anche se la sua competenza rispetto a queste politiche è molto limitata perché dipende direttamente da Regione Lombardia. Questo però non è per noi un alibi perché siamo impegnati a rafforzare le sinergie con la nuova Giunta regionale per migliorare ed estendere il più possibile la rete dei servizi alla persona nei nove Municipi cittadini.
Ritiene utile la partecipazione ideativa e propositiva di altre competenze professionali, oltre a quelle medico-sanitarie, per disegnare una metropoli in salute e fonte di salute?
Nel campo della prevenzione e delle cure sanitarie, ogni figura professionale è necessaria per la creazione di un sistema solido ed efficiente. Penso alle nuove sfide che la città che la città contemporanea ci mette davanti: la presenza di tanti nuovi cittadini spesso provenienti da diverse parti del mondo ci impone, ad esempio, di rafforzare la rete di mediazione culturale. Va implementato, inoltre, il sostegno psicologico rivolto a tutti i pazienti che lottano con gravi malattie e alle fasce più deboli della popolazione come gli anziani. Per tutelare questi ultimi, in particolare, abbiamo il dovere di essere sempre più presenti in maniera capillare sul territorio nel sostegno e nella cura quotidiana di cui spesso hanno bisogno.
L’inquinamento ambientale ha comunque un ruolo negativo sulla salute dei cittadini, soprattutto nel campo delle patologie non trasmissibili e croniche. E Milano ha un passato dai livelli di smog elevati. Quanto fatto finora ha portato successi? E che cosa fare in più come strategia anti-smog metropolitana?
Purtroppo tutta l’area padana, per conformazione geografica, è soggetta all’accumulo delle polveri sottili. Questo obbliga le amministrazioni ad adottare politiche particolarmente significative a tutela della salute e della qualità della vita di chi vive in queste aree. A Milano, grazie all’impegno dell’assessore alla Mobilità Marco Granelli, siamo da tempo attivi anche nell’individuare provvedimenti strutturali che sono stati graduati nel tempo per consentire a tutti di adeguarsi. Per esempio siamo il primo Comune in Italia ed Europa ad aver vietato l’accesso in centro alle auto fino a Euro 4, diesel incluse. Oggi siamo pronti a un’accelerazione. Per questo qualche mese fa abbiamo deciso la chiusura delle caldaie a gasolio dal 1 ottobre 2023 e l’anticipazione del blocco totale dei diesel a Milano compresi gli euro 6 dal 2025. Per favorire ulteriormente la svolta il Comune ha messo a disposizione dei cittadini due milioni di euro che finanziano un bando per l’adeguamento degli impianti dei condomini privati. Un secondo bando è invece indirizzato ai proprietari di veicoli merci per l’installazione di filtri antiparticolato. Siamo anche consapevoli che da soli non possiamo risolvere il problema, per questo chiediamo la collaborazione di tutti i comuni dell’area metropolitana e del bacino padano.
Gli stili di vita scorretti cominciano da bambini. A parte la scuola, come la politica comunale può agire, e non solo sporadicamente, per influenzare e divulgare la buona cultura della salute?
Il Comune di Milano ha promosso negli anni diverse iniziative per la diffusione della cultura della salute e della prevenzione che è uno degli obiettivi più importanti che la Giunta di cui faccio parte, di concerto con la Regione Lombardia che ha le competenze maggiori in relazione alla tematica della salute, deve perseguire. Penso, ad esempio, al Social camper, una struttura itinerante che farà delle tappe in tutti i municipi della città con a bordo farmacisti e specialisti che aiuteranno i cittadini a orientarsi e a informarsi correttamente su questioni come la prevenzione contro il fumo, le allergie, l’obesità, l’igiene orale, l’allattamento ecc.. Si tratta di una iniziativa che è già arrivata alla sua seconda edizione e che dimostra come la collaborazione pubblico-privato sia fondamentale e possa essere una opportunità per tutte le parti coinvolte e per i cittadini che ne beneficiano. Ne è un esempio anche il successo dell’iniziativa Care for Community portata avanti da Philips Foundation insieme alla Croce Rossa Italiana, a Energie Sociali Jesurum Lab in collaborazione del comune di Milano che insieme hanno offerto 500 check up cardiologici ad altrettanti cittadini. Vogliamo quindi continuare con più convinzione a battere questa strada per avere cittadini sempre più informati e in salute.